Abbiamo intervistato Tasos Chalaris, fondatore e titolare della XT Diving Pro, azienda greca che progetta e realizza atterzzatura da pesca in apnea e freediving. Con le pinne XT T5 G.Vasiliou e la muta XT Diving George Vasiliou, Campione del mondo di pesca in apnea 2016 a Syros, in Grecia vinse il Titolo. 

Apneapassion: Ciao Tasos, come è andato il 2017 per XT Diving Pro? Come sono state le vendite a livello internazionale, quali i mercati migliori e quali prodotti hanno avuto il successo maggiore? 

Tasos Chalaris: Ciao a tutti, ai miei clienti ed amici. Posso dire che il 2017 è stato un buon anno per XT Diving, e le vendite sono cresciute rispetto al 2016. I nuovi prodotti hanno fatto la differenza. Vogliamo ringraziare tutti i clienti per la fiducia riposta in XT. I nostri mercati migliori sono la Grecia e l’Europa in generale, poi il Medio Oriente, la Russia e gli Stati Uniti. Ora esportiamo, inoltre, anche in Giappone, Corea e le Filippine, e siamo soddisfatti di essere in pratica presenti praticamente in tutto il mondo.

AP: Quali sono i prodotti di maggiore successo e i loro punti di maggiore forza?

TC:  Il maggiore successo arriva certamente dalle mute e dalle pinne, ma ora anchedalle nuove aste XT Diving Kamax. Appena lanciate sul mercato, infatti, queste hanno subito ricevuto grande apprezzamento e richiesta da negozi e clienti finali. E’ un prodotto di altissima qualità che realizziamo con estrema attenzione, cura che riponiamo in tutti i nostri equipaggiamenti. Abbiamo inizialmente iniziato la distribuzione delle aste Kamax in Grecia, ed ora stiamo vendendo su tutti i mercati internazionali. Sin dall’inizio, i clienti hanno dimostrato fiducia in questo prodotto e ci hanno fornito commenti estremamente positivi.

AP: Quali sono invece, a tuo parere, i prodotti che avrebbero meritato maggiore successo commerciale, ma magari non sono stati compresi fino in fondo dai clienti, e come mai ciò è accaduto? 

TC: Il prodotto più complesso che realizziamo e anche più difficile da spiegare sono le pinne XT Diving Pteryx. Il processo che utilizziamo per realizzarle e i materiali di altissima qualità scelti, che ci permettono una garanzia di ben 4 anni, il doppio di quella standard, richiedono delle fasi di produzione di altissimo livello, che è poi difficile raccontare e delle quali e complesso far capire il valore al cliente.

Il Campione del Mondo George Vasiliou con le pinne XT Diving Pro Pteryx fins

AP: XT Diving è leader nella progettazione e produzione di pale in fibra di carbonio per pinne da apnea e pesca in apnea. AP ha testato le pinne T5 G. Vasiliou, e le ha anche analizzate nel canale “Raggi X”, con le quali il Campione del Mondo 2016 ha pescato fino ad oltre 60 metri di profondità, e siamo rimasti impressionati per le loro prestazioni (scarpetta Pathos). Ogni pescatore in apnea ha però bisogni di pinne specifiche per le proprie caratteristiche. Puoi indicare in linea generale le pale consigliate per i diversi pescatori in apnea? 

TC: Ci sono veramente molti parametri  da considerare per la scelta delle corrette pale fra quelle XT Diving. In alcuni casi il pescatore i apnea non ha una tecnica totalmente corretta di pinneggiata, e a quel punto possiamo pensare di effettuare la scelta della pala per adattarci alla pinneggiata del pescasub, oppure lo stesso può correggere la tecnica e allora potremo selezionare la pala in assoluto più performante. Una volta scelto il modello, si seleziona la durezza sulla base del peso del pescatore in apnea. Comunque, anche se la scelta della pala non si può generalizzare proprio per quanto appena descritto, possiamo provare a dare delle indicazioni di massima.

  1. Pescasub di 80 kg che scende fino a – 30 metri: pinne T5 G. Vasiliou da 1.1 di durezza per quel pescasub che ha una pinneggiata molto potente, mentre sono una scelta migliore le T5 con durezza 1.0 per pinneggiate più lente. Sarebbero ottime anche le T4 lunghe da 1.2 o 1.3 di durezza o le Pteryx 1.0, o le Pteryx lunghe da 1.2.
  2. Pescasub di 70 kg che effettua molti trasferimenti in superficie e scende fino a – 20 metri: gli darei le T4 da 1.0 e certamente ne sarebbe entusiasta.
  3. Pescasub di 90 kg che effettua pesca in acqua bassa (massimo – 10 metri): gli darei le T4 da 1.2 o le Alpha da 1.3.
  4. Pescasub da 80 kg che cerca pinne per tutte le stagioni e tecniche di pesca: la situazione non è facile, infatti servono almeno due tipi di pinne, visto che sul mercato non possono esistere pinne che vanno bene sempre. Una buona scelta potrebbero essere le Pteryx 1.0, che sono fantastiche nella maggior parte delle situazioni, ma non al 100% sempre. Le Pteryx, infatti, sono ottime in tutte le situazioni, ma nell’acqua bassa le T4 sono superiori.

AP: Infine, fate diffrerenza fra le pinne da freediving e quelle da pesca in apnea? Quali modelli consigliate per il freeediving e quali per la pesca in apnea? 

TC: Per queste due attività le pinne sono certamente diverse. Per la pesca in apnea si ha bisogno di pinne più corte che permettono di curvare facilmente, ma anche di avere un ottimo rendimento nella fase di discesa e risalita.

Per l’apnea indoor in piscina si necessita di pinne più corte per maggiore velocità, mentre per l’apnea profonda in mare (outdoor) l’ideale sono pinne come le Pteryx lunghe, le Pteryx e le T4 lunghe, in modo da spostare più acqua con una singola pinneggiata.

Per la pesca in apnea, se si va fondo e si ha una pinneggiata potente la soluzione migliore sono le T5 G. Vasiliou, mentre se si vuole usare meno forza con le gambe la scelta ideale sono le T4, le T4 lunghe e le Pteryx lunghe. In caso di una soluzione intermedia fra le due, una buona scelta sono le Pteryx, ma anche le T4 vanno bene in profondità a patto di effettuare una pinneggiata piuttosto ampia e lenta.

AP: Quali sono i nuovi prodotti XT Diving lanciati nel 2018 oppure quelli sui quali l’azienda punta maggiormente per il futuro?

TC: Nel 2018 il nostro nuovo prodotto, come anticipato, sono le aste Lamax. E’ veramente un prodotto eccezionale, con caratteristiche di durezza impressionanti, sia per l’asta, che per l’aletta, che per lo spinotto. Siamo estremamente soddisfatti, ma ancor più importante i clienti ne sono entusiasti. Inoltre, abbiamo la nuova muta in neoprene Daiwabo, con grande morbidezza, ma anche buona densità per ridurre lo schiacciamanto e anche la galleggiabilità, in modo da richiedere meno zavorra e aumentare anche la durata del neoprene stesso. Il nostro prodotto per il futuro è Phorcys, i viaggi nel mondo per pescare in apnea e per impararne le tecniche. E’ un bel progetto che già oggi funziona bene. Ritengo questo sarà una delle attività chiave per il futuro.

AP: Dopo aver vinto il Campionato del Mondo con muta e pinne XT Diving, state pensando di aggiungere un fucile da pesca in gamma? 

TC: I fucili da pesca sono per noi qualcosa di diverso. Ci piave molto ciò che abbiamo ottenuto con le pinne, con le mute e con le aste Kamax, ma non voglio entrare nel mercato dei fucili da pesca in apnea. So che se entrassi in tale settore il mercato subirebbe uno squilibrio per le altre aziende e i loro proprietari, che sono anche miei amici. Forse in futuro potrei pensare ad una scarpetta XT, ma non un fucile da pesca.