Detentore del Record del Mondo di Apnea Indoor con le pinne (DYN BF – 246,35 metri), Andrea Vitturini si è cimentato (per la prima volta con le due pinne) nella specialità del Jump Blue all’Europeo di Apnea Outdoor in Turchia. Lo abbiamo intervistato.

Apneapassion: Andrea, a cosa puntavi per questo Europeo con la prova del Jump Blue e come valuti la tua medaglia di Bronzo?

Andrea Vitturini: L’idea con la quale ho dato disponibilità a partecipare al Campionato Europeo in Turchia è stata quella di cercare di fare davvero bene nell’ultima competizione di Jump Blue che è stata disputata (è infatti prevista la soppressione di questa specialità). Mi sono preparato molto nella specialità pinne ed ho così cercato una nuova sfida con una diversa strategia, partecipando alla competizione appunto con le pinne. 

In realtà, il risultato è una grandissima delusione. Ero arrivato all’Europeo in grande condizione, nonostante diverse situazioni avessero reso tutto più difficile. Purtroppo, la concentrazione è chiave, e io mi sono fatto disturbare da un cambiamento in giorno stesso della gara, dove il campo di riscaldamento è stato eliminato per adibirlo al campo gara di una manifestazione open contemporanea agli europei. Poichè, insieme a Cristina Rodda, sono l’unico atleta a fare riscaldamento, mi sono sentito molto penalizzato e ho permesso a questa sensazione di limitare le mie prestazioni.

Il rammarico è che, in tutta sincerità, quando sono uscito stavo bene fisicamente e apneisticamente. Avrei dovuto restare più concentrato. La prestazione di Cristina Rodda, che nelle mie stesse condizioni ha realizzato la sua prestazione migliore di sempre ne è una prova. 

Posso almeno pensare di aver aiutato la squadra con una medaglia, ma personalmente la reputo poca cosa rispetto a quanto tempo e risorse ho investito. 

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AP: Come era andata in realtà la preparazione a questo Europeo?

AV: L’inizio della preparazione è andato molto bene e ho avuto ottime sensazioni, ma dopo la fase di carico ho avuto un basso molto accentuato, fino a pochi giorni dalla competizione. Devo dire, però, che il giorno della gara stavo bene. 

AP: Che tipo di attività hai fatto da 3 mesi fino al giorno della gara?

AV: Inserisco molto nuoto con sessioni di “high intesity interval training” (queste anche su bici elettrica). Inserisco anche interval training stili misti e, naturalmente, simulazioni della tecnica apneistica. 

AP: Come impatta l’alimentazione e quali piccoli segreti hai?

AV: L’alimentazione è per me un tasto molto sensibile. Sono goloso e tendo ad accumulare peso. Faccio quindi un ciclo di alimentazione ipocalorica e di fatto vegetariana, per poi tornare a mangiare gradatamente tutto. A livello prestazionale è indubbiamente importante trovare il giusto alimento pre gara affinchè si abbia la giusta energia senza appesantire lo stomaco. In questo sono fortunato e ho trovato l’alimento per me più congeniale, che sono le barrette Raw Bite, molto naturali e digeribili, un prodotto di altissima qualità. 

 

AP: Quale attrezzatura hai utilizzato a questo Europeo?

AV: Come sempre le nuove pinne Fluyd Fibra 151°, e la muta da muta Fluyd F1 da triatlon che mi ha assicurato protezione termica su busto e gambe e mi ha lasciato le braccia libere.

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