Jody Lot vince il Campionato del Mondo 2018 a “la fine del Mondo”. 

(Testi di Carlo Forni e Valentina Prokic, foto di Valentina Prokic)

Sagres, cittadella del sud del Portogallo, nota con il soprannome de “la fine del mondo“, è stata nell’ultimo fine settimana il “centro del mondo della pesca in apnea”. 

72 atleti e 23 paesi da tutti e 5 i continenti nella due giorni di competizione si sono sfidati per il Campionato del Mondo di Pesca in Apnea. Il vincitore del Campionato del Mondo di Pesca in Apnea 2018 è stato il portoghese Jody Lot, che vince il suo secondo mondiale dopo quello di Vigo, Spagna, del 2012. La Spagna vince il titolo a squadre.

Apneapassion era lì, come sempre, come unico magazine internazionale. 

Podio squadre

L’organizzazione

A Sagres le squadre hanno avuto non pochi problemi prima dell’inizio della competizione, specialmente con i prezzi di noleggio di barche e gommoni che sono cresciuti molto rispetto all’anno precedente. Anche il programma della prima giornata ha mostrato lacune, dove tutto si è svolto con accumuli di ritardo, e un processo di pesatura veramente troppo lento, solo in parte giustificato dalle innumerevoli prede pescate, che ha portato addirittura al termine della giornata all’1:30 del mattino, con molti atleti costretti ad attendere il proprio turno di pesatura e quindi con pochissime ore di sonno prima della seconda giornata. Ciononostante, eventi importanti come il Campionato del Mondo di Pesca in Apnea presentano sempre delle difficoltà, ma ciò che è importante è che alla fine la Federazione Portoghese è riuscita a risolvere gran parte dei problemi, come per esempio una diversa e molto più rapida organzzazione della pesatura nella seconda giornata e, in particolare, tutto si è svolto in sicurezza, con bellissime pescate da parte degli atleti.

Condizioni dell’oceano

Le condizioni dei due giorni di gara sono state una sopresa per tutti, visto che nel mese precedente non sono mai state altrettanto buone, sia per quanto riguarda il mare calmo, sia per l’acqua che ha raggiunto gli oltre 20°C rispetto a una temperatura scesa anche sotto i 16°C nei giorni precedenti. Tutto ciò ha certamente reso la competizione ancora più appassionante e piacevole. La prima zona è stata piena di pesce, con diverse specie come, principalmente, muggini, spigole di grandi dimensioni, pesci balestra, gronchi e tordi, mentre il secondo giorno ha visto meno pesce, seppur sempre numeroso, dove i muggini e i gronchi hanno fatto la differenza. La cosa che ha reso la competizione molto acatttivante è stato certamente il fatto che tutti gli atleti hanno potuto pescare numerose prede.

Preparazione

E’ importante sottolineare come quasi tutti gli atleti abbiano avuto modo di preparare la competizioni per almeno due settimane, con massimi fino ad oltre un mese. Ciò è vero tranne per la Tunisia, che è arrivata a Sagres solo il giorno prima della gara e che quindi non ha potuto effettuare alcuna preparazione.

Lo stesso è accaduto agli atleti di San Marino, arrivati giorni in anticipo ma il cui gommone si è letteralmente aperto alla prima uscita, ed ha iniziato ad imbarcare acqua. Il gommone è stato poi riparato in tempo solo per la gara. “Seguiremo gli altri atleti per veder i loro punti, visto che non siamo stati in grado di andare in acqua prima”, ha commentato uno degli atleti di San Marino.

Report

Il primo giorno Jody Lot si è piazzato quinto, ma è riuscito poi nella seconda giornata a più che compensare la differenza dai diretti avversari di giornata 1, Andre Domingues e Xavi Blanco.

Di Portimao, 37 anni, 2 titoli Mondiali, Jody lot commenta: “Non pensavo di poter vincere il Titolo del Mondo per la seconda volta. Ancora non posso crederci. Ho molti tifosi che sono per me la carica per vincere quando competo. Il mio vantaggio è stato quello di conoscere molto bene la zona per via dei molteplici campionati nazionali ai quali ho partecipato qui. Normalmente sono molto forte il primo giorno nel campo 1, e poi tengo la posizione nel campo 2, ma in questo caso la prima giornata non è stata particolarmente soddisfacente, per cui ho dovuto attaccare nella seconda. Un poco di fortuna non ha guastato.”

Jody Lot 2° giornata

Il compagno di squadra di Jody Lot, Andre Domingues è arrivato secondo e lo spagnolo Xavi Blanco terzo,  dopo essere stato primo nella prima giornata.

Nella classifica a squadre la Spagna ha vinto la medaglia d’oro, con tre atleti nelle prime dieci posizioni finali, secondi e terzi Portogallo e Cile. Le differenze finali fra Spagna e Portogallo sono state irrisorie, con percentuali somma di quelle dei singoli atleti pari a 530.43 contro 530.15.

Xavi Blanco nella prima giornata ha catturato 35 prede valide, mentre alle sue spalle due atleti portoghesi, Andre Domingues con 38 prede valide e Pedro Domingues con 34. Dopo di loro il sempre fortissimo George Vasiliou, cipriota, ed ex Campione del Mondo 2016 a Syros, in Grecia.

Andre Domingues 1° giornata
Xavi Blanco 1° giornata, mostra solo una piccola parte del suo carniere

Vasiliou dopo due giorni ha terminato quinto ed ha dimostrato la sua capacità di adattarsi a tutte le condizioni di mare e profondità, nonostante non siano state affatto le sue ideali, con fondale che scendeva al massimo a poco più di – 30 metri e dove le pescate migliori si facevano da acqua bassissima fino a circa – 20 metri. E’ infatti vero che coloro che hanno alla fine provato a pescare nelle acque più profonde hanno ottenuto pescate paragonabili a quelle in acqua bassa, ma perdendo molto tempo nell’effettuare le discese profonde.

George Vasiliou 1° giornata

Gli spagnoli Sergio de Julian e Santiago Lopez Cid hanno terminato anch’essi fra i primi 10.

 

L’Italia fra penalità giuste e sbagliate: tutta la verità 

Dopo la prima giornata, quando tutti e tre gli atleti italiani, Angelo Ascione, Concetto Felice e Cristian Corrias, hanno ottenuto buoni risultati, con l’8°, 9° e 11° posto rispettivamente, si prevedeva la conquista del podio a squadre finale da parte dell’Italia.

Angelo Ascione nella 1° giornata, alla fine il migliore dell’Italia

Al termine della prima giornata, però, la Nuova Zelanda ha presentato un reclamo su Concetto Felice, poichè era stato visto in acqua oltre la fine della competizione. Il delegato tecnico della CMAS, Sergie Perez, dopo aver parlato con le persone coinvolte, ha deciso per l’annullamento di tutti i punti di Felice nel primo giorno.

Concetto Felice 1° giornata

“Una barca della Nuova Zelanda ha visto Concetto Felice ancora in acqua mentre pescava alle ore 15.56 nella prima giornata, mentre il termine era alla 15.50″, ha commentato il delegato tecnico della CMAS, Sergie Perez. “Il Capitano della Nuova Zelanda ha presentato un reclamo scritto indicando quanto accaduto. Abbiamo avuto la conferma dei fatti nella mattina presto della seconda giornata da parte dei commissari sulla barca neozelandese e italiana. Così, ho deciso di squalificare Concetto Felice nella prima giornata, lasciandolo invece competere nella seconda, ma con zero punti secondo le Regole Generali della CMAS”, ha continuato Perez.

Marco Bardi, Capitano dell’Italia, commenta: “2 minuti prima della premiazione ci è stato comunicato che Concetto Felice era stato squalificato per via di un ritardo nel tornare in barca nella giornata 1. Si sono giustificati di non aver potuto applicare la squalifica prima perchè non erano stati in grado di contattare il commissario.

Se avessero almeno presentato la squalifica il primo giorno avremmo avuto modo di organizzarci. Alla fine, la squalifica è arrivata all’ultimo momento senza la dichiarazione del commissario della barca italiana. Abbiamo presentato un contro reclamo con l’indicazione da parte del commissario portoghese sulla barca di Felice che invece indicava che il nostro atleta era tornato sulla barca correttamente. Sfortunatamente, per via dell’assurda tempistica della competizione, non siamo stati in grado di difenderci.

Non ho visto mai niente di simile prima d’ora. Se la squalifica fosse stata fatta nella prima giornata avremmo avuto il tempo di dimostrare la verità. Ora tutto è nella mani della burocrazia, ma se c’è un minimo di giustizia, credo che ciò che conti è la versione del commissario sulla barca italiana e quindi ci sarà un ravvedimento. Insomma, una bella rogna che affossa un grande impegno. Se andiamo a vedere i dattagli è ancora più assurdo.”

Quindi, alla fine, l’Italia ha presentato un contro reclamo e lo ha dato al delegato tecnico della CMAS, Sergie Perez, durante la cena di chiusura, ma questo verrà valutato nei prossimi giorni. Il contro reclamo mostra la firma del commissario portoghese della barca italiana, che conferma che lui stesso ha dato l’indicazione sbagliata allo skipper, Valerio Losito, informandolo che la competizione era iniziata alle 10.55, anzichè alle 10.50. Un decumento, il controreclamo firmato, che pare dimostrare la totale innocenza di Concetto Felice, e che c’è qualcosa di non chiaro nella decisione e nelle dichiarazioni del delegato tecnico della CMAS Sergie Perez, che dichiara di aver deciso dopo aver avuto “conferma dei fatti nella mattina presto della seconda giorntata da parte dei commissari sulla barca neozelandese e italiana.”

Prima di condannare un atleta, rovinare la sua immagine e demotivarlo, forse sarebbe stato il caso di effettuare una più attenta e corretta valutazione dei reali fatti”.

Il contro reclamo dell’Italia relativamente alla squalifica nel giorno 1 di Concetto Felice, sottoscritta e firmata dal commissario portoghese sulla barca italiana (Joao Santos)

In conclusione, l’Italia è finita sesta in classifica generale, dietro a Cipro e Croazia. Ascione è stato il migliore degli italiani con l’8° posto, Corrias 10° e Felice 64°.

Nel secondo giorno, Cristian Corrias, è tornato in porto con un gronco sparato inizialmente da un atleta del Cile, che ha fatto reclamo, ed è stato deciso che Corrias non avrebbe potuto portare alla pesa del giorno 2 alcun gronco.

Cristian Corrias 2° giornata

“Nella seconda giornata, una barca del Cile ci ha convocati e ci ha comunicato che avevano un gronco arpionato in mare, e che lo avevano segnato con una boa non ufficiale. L’italiano Corrias, arrivato sul posto, ha visto la boa ed ha catturato il gronco, portandolo in superficie con due arpioni conficcati nel pesce, quindi ha preso un pesce che non era libero.

Entrambi i commissari, Cile 1 e Italia 2, hanno confermato i fatti, così ho deciso e comunicato al capitano dell’Italia, Bardi, che Corrias sarebbe stato sanzionato e non avrebbe potuto portare alla pesa alcun gronco”, ha commentato Perez.

 

Gli outsider

A parte Portogallo e Spagna, a Sagres nuovi atleti da diversi paesi hanno ottenuto buoni risultati.  Dwane Herbert dalla Nuova Zelanda ha raggiunto la top 10 nella prima giornata, e alla fine ha concluso 15°. “Sono un poco dispiaciuto per il secondo giorno non buono e speravo di fare meglio, ma mi nè piaciuto tantissimo l’evento”, ha commentato il campione neozelandese.

Dwane Herbert 1° giornata

L’atleta di Tahiti, Lamartiniere Dell, ha ottenuto la 10° posizione finale, mentre nelle prime 20 posizioni si sono inseriti il sudafricano Jaco Blignaut e il tunisino Khaled Ghomrassi.

Delle Lamartiniere 1° giornata
Jaco Blignaut 2° giornata
Khaled Ghomrassi 2° giornata

A parte loro, buoni risultati anche dal greco Peroulis, l’ucraino Lagutin e il Croato Cubric, atleti di paesi che sono spesso nelle prime posizioni delle competizioni internazionali.

Tasis Peroulis 1° giornata
Andrii Lagutin 2° giornata
Slaven Cubric 1° giornata

Andando a vedere i risultati della prima e della seconda giornata, è interessante notare come il Campionato del Mondo di Pesca in Apnea a Sagres è stato uno dei più imprevdibili degli ultimi anni, poichè dopo la prima giornata gli atleti nelle prime 7 posizioni avevano nettamente la possibilità di vincere il titolo mondiale.

Come informazione addizionale, il turco Ahmet Tekin ha catturato la preda più grande, di 6,630 kg.

Ahmet Tekin Turkya preda più grande
Classifica finale atleti – 1
Classifica finale atleti – 2
Classifica finale squadre