Dopo 10 anni in Mares, dove è cresciuto ed ha vissuto anni importanti e positivi con la grande azienda del gruppo Head, Concetto Felice, siciliano di Siracusa, è da pochissimo passato in Salvimar. Concetto per l’azienda di Casarza Ligure sarà il primo portacolori italiano a livello internazionale, ancor più quest’anno, dove il forte atleta siracusano sarà impegnato sia nel Campionato Assoluto in Italia, sia, e ancor più importante, nel Campionato nel Mondo in Portogallo, come atleta della squadra italiana guidata da Marco Bardi, dove atleti ufficiali saranno anche Cristian Corris (Cressi) e Angelo Ascione (Cressi).

Abbiamo intervistato Concetto Felice sui motivi della sua scelta, sulle prime impressioni relative ai prodotti Salvimar e sulle sue aspettative per l’Assoluto e il Mondiale.

Apneapassion: Concetto, dopo 10 anni in Mares, una azienda enorme, forte ed affidabile, come mai il passaggio in Salvimar?

Concetto Felice: Con Mares ho lavorato molto bene per tanti anni e ringrazio l’azienda per aver creduto in me; non a caso i nostri rapporti sono stati sempre buoni e continuano ad esserlo anche ora. Devo dire che in questo momento della mia carriera ho voluto cercare nuovi stimoli con una azienda molto interessante, con belle persone e prodotti all’avanguardia.

AP: Quali sono i prodotti che maggiormente ti hanno incuriosito?

CF: Certamente la gamma delle pinne 151°, ma anche i fucili, sia quelli pneumatici sotto vuoto (Predator Vuoto e Dark Side), sia l’ultimo arrivato, il Salvimar Hero, che è qualcosa di sensazionale.

AP: Avrai appena inizato a conoscere questi prodotti. Cosa stai usando e quali le prime impressioni?

CF: Ho scelto le pinne Fibra 151° (in fibra di vetro), sia nella versione corta, per la pesca nel periodo invernale, sia le più lunghe, per la pesca più profonda nella stagione calda. Questa possibilità di scegliere la lunghezza è molto importante, oltre al fatto che la progressione della durezza della pala e la reattività mi piacciono molto. Come arbalete sto usando lo Hero, che è veramente rivoluzionario, con centine interne sulla canna a sezione ellittica, inserite per ulteriore irrigidimento, in modo che anche sugli arbalete più lunghi non ci sia flessione. A sensazione, la canna dello Hero sembra addirittura più rigida di quella in legno. Ancora, il meccanismo di sgancio è superiore con finiture di primo livello e rotellina per rendere molto sensibile tutto il sistema. Attendo invece il Dark Side, cioè il pneumatico in fibra di carbonio con sistema vuoto, che dovrebbe offrire un bilanciamento ancora migliore. Come muta uso la Nebula, che è veramente indistruttibile e, per uno come me che è sempre in mare, è certamente garanzia di maggiore durata. La colorazione poi mi piace moltissimo. Inoltre, ritengo molto buono il taglio sulle spalle, diverso da altre mute.

AP: Torniamo al 2018 e agli impegni più importanti che affronterai con i colori Salvimar. Il primo impegno sarà l’Assoluto in Sardegna a giugno, poi il Mondiale a settembre. Cosa ti aspetti come condizioni di pesca e quali i favoriti?

CF: Certamente, e come sempre, l’esperienza può fare la differenza e i favoriti saranno gli atleti locali. In Sardegna quindi, per esempio, Cristian Corrias e Dario Maccioni. Le condizioni lì a giugno saranno quelle tipiche con acqua molto limpida e grande visibilità. Anche in Portogallo saranno gli atleti locali ad essere favoriti, quindi portoghesi, ma anche spagnoli. Aggiungerei gli atleti del Cile, molto forti in condizioni estreme. Poichè si pescherà nell’oceano, dove ho già pescato, anche se non dove si svolgerà il Mondiale, le onde saranno grandi e “spesse” e influenzeranno la pescata in profondità, dove anche a – 10 metri il movimento dell’acqua può addirittura strapparti la maschera dal viso. Si prevede quindi la pesca nella schiuma, ma il mare è imprevedibile, e anche a 10-20 metri di profondità si possono trovare belle prede come i tordi. Insomma, mi sto allenando per il Mondiale pescando con mare mosso, ma poi per l’Assoluto l’allenamento sarebbe quasi opposto, quindi non si sa bene come muoversi.

AP: Sarai in pratica il primo agonista italiano con esperienza internazionale ad indossare i colori Salvimar. Che sensazione fa?

CF: Voglio sempre fare bene, e in questo caso lo stimolo è semplicemente ancora più forte.